18 gennaio sciopero e sit-in nazionale dei precari della giustizia!

a_giust_18gen24-777x437

L’O.S. COBAS del Lavoro Privato ha proclamato, per il prossimo 18 gennaio, sciopero nazionale per l’intero turno di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Consorzio C.I.C.L.A.T. e delle Consorziate Nuovi Orizzonti Soc. Coop., Ricina Soc. Coop. e Verbatim Soc. Coop.. Centinaia di fonici, trascrittori, stenotipisti e data entry forensi di tutta Italia, avranno l’opportunità di manifestare tutta la loro preoccupazione rispetto al proprio futuro lavorativo e professionale.
L’adesione allo sciopero nazionale proclamato l’11 luglio u.s., in molti Tribunali del territorio nazionale è stata totale. Auspichiamo una partecipazione ancora più sentita da parte delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nell’appalto dei Servizi di documentazione degli atti giudiziari per il Ministero della Giustizia, anche in considerazione del contestuale sciopero nazionale proclamato dalle altre OO.SS.. Siamo certi che tutti i lavoratori interessati alla vertenza saranno messi nella condizione di potere esercitare il proprio diritto allo sciopero, pur garantendo i servizi minimi essenziali  richiesti.

Il Ministero della Giustizia, in questi mesi, ha assunto un atteggiamento di parziale apertura, privilegiando però un dialogo che non ha mai ricompreso tutti gli attori interessati alla vertenza. Vi è stato poi un dialogo parallelo, che ha interessato la parte politica del Ministero ed una esigua rappresentanza di lavoratori (precludendo la partecipazione a qualsiasi OO.SS.) che hanno così dato voce ai colleghi di tutta Italia ribadendo la necessità di risposte inoppugnabili in termini di certezza occupazionale e rivendicando i propri diritti per il riconoscimento della categoria, e la stabilizzazione tramite un processo di internalizzazione che possa finalmente collocarli in quel personale tecnico che ben definisce l’art. 139 del Codice di Procedura Penale, senza però ottenere risposte concrete.

L’O.S. COBAS, all’esito della procedura di raffreddamento esperita il 21 dicembre u.s. innanzi al Ministero del Lavoro, ha ribadito le problematiche che fondano la vertenza, auspicando che venga aperto un tavolo tecnico-politico nel breve termine, rappresentando tutte le ipotesi possibili: dall’internalizzazione nella pianta organica della Pubblica Amministrazione, fino ad arrivare alla costituzione di una società in house che gestisca, in via strumentale, questa attività per il Ministero della Giustizia. Il Ministero ha inteso però continuare a procrastinare l’avvio di una procedura che possa garantire, non solo il riconoscimento della categoria di fatto rappresentata da questi lavoratori e lavoratrici da quasi quattro decenni, ma anche la valutazione in concreto della rosa di possibilità offerta.

Il segnale che questo sciopero vuole ribadire, non potrà e non dovrà essere ignorato oltre dal Ministero della Giustizia. Anche per questo, l’O.S. invita tutte la lavoratrici ed i lavoratori impegnati nell’appalto che li occupa, ad una numerosa partecipazione su tutto il territorio nazionale, che ha già lasciato in passato – e lascerà ancora una volta – un segno forte, per far comprendere come non sia sufficiente la sola interlocuzione con le OO.SS., se non si apre il dialogo anche e soprattutto ai lavoratori che, ogni giorno, con il loro prezioso contributo, forniscono un servizio indispensabile a garanzia del giusto processo.

Non è il nome dell’organizzazione sindacale che deve prevalere, ma gli obiettivi per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che sono nel settore, ribadendo la massima disponibilità a collaborare con chiunque, a patto che si lavori su obiettivi chiari, al fine di non vanificare l’opportunità che un tavolo tecnico-politico, per una vertenza che interessa più di 1.400 lavoratori, costituisce.

Dal 2006 ad oggi, con l’avvio della prima gara di appalto a livello nazionale, si è fatta tanta strada e, dal 2017 – anche grazie alla lungimiranza del CICLAT e delle sue Consorziate – si è iniziato a dare senso a quell’unità nazionale che si è concretamente realizzata nell’applicazione di un unico CCNL uguale per tutti, con la sottoscrizione di una specifica appendice che ha, per la prima volta,
riconosciuto – non solo in astratto – le figure professionali ad oggi ancora orfane di categoria. Questo, però, deve rappresentare un punto di partenza solido e non un aleatorio traguardo.

In attesa di ritrovarci in piazza, per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, il prossimo 18 gennaio, l’O.S. COBAS del Lavoro Privato si confronterà con gli stessi, al fine di programmare tutte le iniziative che saranno necessarie ad ottenere risposte in termini di certezza sul piano del riconoscimento professionale e della stabilizzazione di professionalità altamente specializzate, indispensabili per il corretto funzionamento del Sistema Giustizia.
Restando a disposizione per qualsiasi chiarimento, invitiamo all’unità, per non vanificare i risultati raggiunti sino ad ora.

18 gennaio 2023 

SCIOPERO NAZIONALE

(intero turno)

Sit-in dalle ore 9.30 P.zza Benedetto Cairoli – Roma

L’unica I.A. possibile per garantire un giusto processo: Internalizzazione Adesso!(Oltre la digitalizzazione, c’è la GIUSTIZIA)

Fonici, trascrittori, stenotipisti e data entry forensi – tecnici forensi, da oltre trent’anni precari, all’ombra della Giustizia

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua