Sanità della Regione Lazio, nell’era Rocca i lavoratori rimangono precari e sottopagati!

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La politica sanitaria nell’era Rocca: i lavoratori rimangono precari e sottopagati,  in attesa della soppressione dei posti di lavoro, il servizio sanitario pubblico viene mandato allo sbando, a tutto vantaggio della sanità privata

Per i cittadini del Lazio è oramai impossibile fruire delle prestazioni sanitarie pubbliche a causa delle lunghissime lista di attesa e l’unico modo per trovare un appuntamento è quello di prenotare la prestazione sanitaria in intramoenia.

Nel mentre la Regione Lazio “ordina” alle ASL un taglio di milioni di euro della spesa per i servizi. Tra questi anche i presidi degli sportelli polifunzionali che si occupano della prenotazione delle prestazioni sanitarie, da decenni appaltati a società private, con l’inevitabile effetto di aumentare il disagio dei cittadini e lo stress lavorativo per i lavoratori e le lavoratrici che operano in appalto, già duramente provati dalla condizione di sfruttamento e discriminazione che subiscono da decenni.

Sarebbe certamente un bene per la qualità del servizio offerto ai cittadini, e un gran risparmio per le casse pubbliche, se il taglio della spesa sugli appalti fosse orientata all’internalizzazione dei servizi appaltati e all’assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici che vi operano. Al contrario, il Presidente Rocca, riduce le prestazioni offerte ai cittadini nelle strutture pubbliche mentre dirotta milioni di euro per far svolgere le prestazioni sanitarie presso le strutture sanitarie convenzionate.

Martedì 23 aprile 2024 sciopero intero turno dei Servizi amministrativi in appalto  presso le ASL e A.O. della Regione Lazio (Sportelli CUP, uffici amministrativi, Centrali operative e centralini) e presso il servizio regionale di prenotazione Recup

Presidio dalle ore 10 presso la sede della Regione Lazio (via Rosa Raimondo Garibaldi)

  • Per la stabilità occupazionale e la parità di trattamento economico per tutti le lavoratrici e i lavoratori esternalizzati, tramite appalto di servizi e/o appalti di somministrazione di forza lavoro.
  • contro il sistema degli appalti nella sanità pubblica della Regione Lazio che da decenni genera solo lavoro povero, precarietà e sfruttamento, profitti per i privati e scarsa qualità dei servizi al cittadino;
  • per il riconoscimento del giusto inquadramento in coerenza con le mansioni amministrative svolte;
  • per il blocco delle gare di appalto in corso e l’avvio un percorso di internalizzazione di tutto il personale delle società in appalto o somministrato, in forza nei servizi amministrativi, nei CUP, nelle centrali operative e nei centralini, nel ReCUP del servizio sanitario della Regione Lazio, da decenni sfruttato, discriminato e privato della dignità;
  • per l’introduzione di modifiche normative, a livello regionale e nazionale, che prevedano la stabilizzazione di tutto il personale in appalto nel Servizio Sanitario, che vieti nella pubblica amministrazione l’appalto di mera mano d’opera e garantisca il risarcimento del danno a tutti coloro che sono stati illecitamente utilizzati in appalti di servizi non genuini;
  • per lo sblocco delle assunzioni dei vincitori di concorso e garanzia dello scorrimento completo delle graduatorie e apertura delle graduatorie agli altri enti pubblici delle procedure concorsulai gia espletate per le figure di assistente e collaboratore ammnistrativo.
  • per destinare le risorse economiche risparmiate grazie al taglio degli appalti alla cura del cittadino, attraverso l’aumento della spesa per la medicina preventiva e di prossimità.

Basta precarietà, “Risaniamo la sanità pubblica”

cancellare gli appalti, azzerare le liste di attesa

Per una sanità pubblica dignitosa per i cittadini e per chi ci lavora!!!

I lavoratori in appalto delle ASL e A.O. sostengo la “Carovana Salvavisite” organizzata dal coordinamento regionale sanità per l’abbattimento delle liste di attesa E

Parteciperanno all’assemblea contro gli appalti e la precarietà nella P.A.

che si terra presso l’Università Sapienza giovedì 18 aprile, dalle ore 16.00

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