CHI BEN COMINCIA...MEGLIO PROSEGUE IL 10 E 11 GIUGNO SCRUTINI BLOCCATI IN VENETO, PUGLIA E MARCHE

images

Dopo l’eccellente inizio (7-8 giugno) della sciopero della scuola convocato dai COBAS e dal movimento dei precari, con quasi un migliaio di scrutini bloccati in Emilia-Romagna, Calabria e provincia di Trento, il “testimone” della staffetta in difesa della scuola pubblica passerà domani ai docenti ed ATA del Veneto, Puglia e Marche, dove in numerose scuole si fermeranno le attività scolastiche, in primo luogo gli scrutini.

Nel Veneto, si bloccheranno gli scrutini di molte scuole secondarie di secondo grado, coinvolgendo i più grossi istituti soprattutto delle province di Venezia (in alcuni, come l’Istituto d’Arte e il Liceo Artistico di Venezia, gli ITIS Zuccante di Mestre e Volterra di S.Donà di Piave o l’IPSIA D’Alessi di Portogruaro, salteranno tutti gli scrutini) e di Padova. Oltre ai tanti docenti ed ATA che sciopereranno direttamente, parecchi colleghi/e parteciperanno versando 10 euro alla Cassa di Resistenza per risarcire gli scioperanti della trattenuta. Inoltre, in varie scuole secondarie di primo grado e primarie, lo sciopero bloccherà la consegna delle schede alle famiglie; ed infine, venerdi 11 giugno alle ore 11 a Venezia, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale, docenti, ATA, genitori e studenti manifesteranno contro i tagli e la Finanziaria-massacro.

Vasta mobilitazione di docenti ed ATA anche in Puglia, in particolare nelle province di Bari - dove il 10 giugno alle ore 10 i lavoratori in sciopero, insieme a genitori e studenti, manifesteranno davanti all’Ufficio Scolastico Regionale - Brindisi, Taranto e Lecce. Iniziative variegate e diffuse si svolgeranno anche nelle Marche, in particolare nelle province di Ancona, Macerata ed Ascoli.

Ricordiamo che poi lo sciopero proseguirà l’11-12 giugno in Sardegna e Umbria e il 14-15 giugno in Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia di Bolzano. Anche tali scioperi saranno accompagnati da manifestazioni, davanti al Ministero della Pubblica istruzione (Roma, 14 giugno ore 10) e agli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali.

I COBAS hanno convocato gli scioperi per la cancellazione dei 41 mila tagli di posti di lavoro nella scuola e della Finanziaria-massacro, contro il blocco per tre anni dei contratti, il furto delle liquidazioni e l’allungamento dell’età pensionabile; per la restituzione degli scatti “di anzianità” e per l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e; per massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti; per l’annullamento della “riforma” delle superiori; per la restituzione a tutti/e dei diritti sindacali a partire dal diritto di assemblea.

NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA E ALLA FINANZIARIA-MASSACRO

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

Roma, 9 giugno 2010

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua