Scarcerati a Palermo gli antifascisti Cesare, Francesco, Ruggero crolla il teorema messo in piedi dalla DIGOS

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Questa mattina, lunedì 11 ottobre, più di cinquecento antifascisti si sono riuniti davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo per chiedere a gran voce l'immediata liberazione dei tre compagni antifascisti arrestati sabato mattina. La mobilitazione antifascista si è manifestata immediatamente già nella giornata di sabato ed è continuata per tutta la domenica con assemblee ed un presidio dinnanzi alla Questura Centrale.

Già da sabato l'impianto provocatorio ed accusatorio della Questura ha cominciato a scricchiolare. Moltissime sono state le testimonianze di studenti ed insegnanti dell'Umberto 1°, le prese di posizione a favore degli antifascisti di tutte le strutture che realmente operano nel sociale (oltre ai COBAS, il Collettivo 20 Luglio, Radio AUT, le Malefimmine, il Laboratorio Antifascista, il Laboratorio Zeta, il Comitato di Lotta per la Casa 12 Luglio, i Compagni di Peppino Impastato, i Laici Comboniani, la Rete Sociale di Resistenza, il Collettivo studenti “senza tregua” ), del PRC e della SEL. Ma ciliegina sulla torta è stato il comunicato di Casa Pound che sbugiarda la DIGOS precisando che loro non sono andati sabato dinnanzi il Liceo Umberto e che non c'è stato alcuno scontro fra “estremisti di destra e sinistra”.

Oggi il Magistrato di turno è stato costretto a non confermare l'arresto per i tre compagni e ordinare l'immediata liberazione. All'uscita del tribunale i compagni sono stati accolti con uno scroscio di applausi, abbracci e molta commozione.

I dirigenti della DIGOS hanno abbandonato il tribunale in fretta e scuri in faccia.

Ma come potevano sostenere la tesi di essere stati aggrediti da tre ventenni, loro diverse decine e addestrati alla contro guerriglia urbana nelle scuole di polizia? Ma se costoro affermano che si fanno picchiare da un gruppo di studenti ventenni che garanzia ci danno come “forze dell'ordine” nella lotta contro il potente apparato militare mafioso e i trafficanti di droga e di esseri umani?

Chiediamo a gran voce la rimozione dei vertici della Questura e della DIGOS, che a Palermo, città tristemente famosa per la forte presenza della mafia, si occupano quasi esclusivamente di reprimere le lotte sociali, gli antifascisti, i centri sociali, i senza casa, dimostrando chiaramente la loro miopia, tralasciando ovviamente di reprimere il vero crimine.

Manifesteremo per la scuola e per i diritti venerdì 15 ottobre alle 9,30 a piazza Politeama a Palermo.

La lotta non si arresta!

Renato Franzitta - Confederazione Cobas della Sicilia

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09-10-10

TRE GIOVANI ANTIFASCISTI ARRESTATI A PALERMO PER UN VOLANTINAGGIO CONTRO LE AGGRESSIONI DEI FASCISTI DI CASA POUND

Nella tarda serata di sabato il fermo di tre antifascisti palermitani (Cesare, Francesco, Ruggero) è stato trasformato in arresto. La gravissima azione di polizia segna la svolta repressiva che la Questura di Palermo da mesi sta attuando contro i movimenti sociali e antifascisti nella nostra città. Nella città capitale della mafia la questura di Palermo ha individuato il nemico dell'ordine costituito nelle lotte sociali, negli studenti, negli antifascisti. Lo sgombero violento dei centri sociali, Excarcere e con particolare violenza LaboratorioZ, lo sgombero di Casa Guzzetta occupata, le provocazioni contro giovani antifascisti e manifestanti, la distruzione della SantaRosalia dei senza casa durante il Festino del 14 luglio, l'irruzione all'AltroQuando e il sequestro di manifesti e striscioni durante la visita del Papa a Palermo il 3 ottobre segna una chiaro disegno di limitare diritti civili nella nostra città.

Gravissimo è stato il comportamento della polizia sabato mattina davanti al Liceo Umberto dove un gruppo di antifascisti stava distribuendo un volantino di denuncia delle violente aggressioni operate dagli squadristi di Casa Pound contro gli studenti della scuola. La presenza della polizia non ha garantito il costituzionale diritto antifascista di esprimere la solidarietà agli studenti dell'Umberto ma è servita a fare tacere violentemente la voce dei sinceri democratici. False sono le notizie di uno scontro fisico fra antifascisti e squadristi di Casa Pound, che come loro costume non si fanno vedere in piazza se ci sono gli antifascisti e spuntano minacciosi e aggressivi contro singoli studenti di liceo. Nessun pericolo di sconvolgimento dell'ordine pubblico da giustificare l'intervento violento della Polizia contro antifascisti inermi. Gravissima la decisione di trasformare il fermo in arresto per Cesare, Francesco e Ruggero.

Particolarmente grave ci sembra l'azione poliziesca all'indomani delle grandi manifestazioni studentesche contro le disastrose politiche governative sulla scuola che confluiranno nello sciopero generale della scuola del prossimo 15 ottobre e nella grande mobilitazione dei metalmeccanici del 16 ottobre a Roma.

Siamo molto preoccupati e chiamiamo tutti i democratici, gli antifascisti al confronto e alla mobilitazione comune per la difesa della libertà di espressione e di tutte le libertà democratiche.

Caratterizziamo la giornata del 15 ottobre in giornata in difesa dei diritti.

CESARE, FRANCESCO, RUGGERO LIBERI SUBITO !

Confederazione Cobas della Sicilia
Collettivo 20 luglio
Associazione Radio Aut
Collettivo malefimmine
Collettivo Malaussene
Laboratorio Antifascista -Palermo
Comitato di
Lotta per la Casa 12 luglio
Rete Sociale di Resistenza – Palermo
LaboratorioZ
Collettivo studenti “SENZA TREGUA” - Palermo

Riportiamo il comunicato degli antifascisti palermitani.

Oggi , sabato 9 ottobre alle ore 12 davanti i cancelli del liceo classico Umberto I, si è svolto un volantinaggio, con modalità pacifiche, per denunciare le continue minacce e aggressioni da parte di Casa Pound e Azione Giovani, organizzazioni dell’estrema destra,
davanti ai cancelli del suddetto istituto. Dieci minuti dopo sono arrivate le forze di polizia, che hanno intimidito e aggredito senza ragione i manifestanti, sette dei quali sono stati prelevati ingiustamente, sempre con la forza e condotti in questura. Uno di loro, inerme, è stato buttato a terra, aggredito da 4 poliziotti e portato via in manette. Molte delle persone che si trovavano lì hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di polizia e di DIGOS. La questura ha dichiarato falsamente di essere intervenuta per fermare gli scontri che si erano creati tra antifascisti e casa pound; nessun esponente di Casa Pound era però presente in quel momento e non era in corso alcuna colluttazione. Il risultato della ” tutela “ dell’ordine pubblico: sette feriti e in stato di fermoIl
Il preside dell’umberto I dopo avere saputo che la polizia da lui chiamata stava aggredendo i ragazzi, si è rifiutato di intervenire
.Agli studenti, nel frattempo, è stato impedito di uscire dall’istituto. Diversi studenti del liceo, che avevano filmato l’accaduto, sono stati minacciati e costretti dalla digos e dalla
polizia a cancellare i filmati.

ANTIFASCISTI E ANTIFASCISTE PALERMITANI/E

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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