IL 4 MAGGIO A TARANTO PER IL LAVORO E PER LA VITA

Basterebbe soffermarsi a riflettere su ciò che accade durante le cosiddette Wind Days a Taranto, ossia: giornate in cui le scuole dei rioni a ridosso della Zona industriale restano chiuse, in quanto la determinata direzione del vento spinge a dismisura gli agenti chimici nocivi prodotti dall’Ilva (ora ArcelorMittal) verso gli abitati, così da costringere i residenti a barricarsi in casa, evitando anche di mandare i figli a lezione.

Fatta la dovuta riflessione, ci si chiede ora: una fabbrica che determina l’inaccessibilità dei ragazzi a scuola può rappresentare una scelta lungimirante per i livelli occupazionali e per lo status economico del territorio? La Confederazione Cobas pensa proprio di NO. 

Adesso ai sopra citati costi sommiamo quelli sanitari conseguenti i veleni che l’acciaieria disperde nell’ambiente e aggiungiamo le dovute considerazioni: se tale polo siderurgico rappresenta un beneficio economico per il paese o è una vera e propria diseconomia. Naturalmente, con questa tesi Cobas vuole solo replicare aiprofessoroniche vengono a parlarci di sviluppo e progresso, ma sa bene dell’inestimabilità di ogni essere vivente.

Cobas, pertanto, ritiene che Taranto ha 2 strade distinte e inconvergenti dinanzi a sé: chiudere subito l’acciaieria, impegnando tutte le sue maestranze nei processi di bonifica e scommettendo che tra venti anni i livelli occupazionali siano garantiti da un sistema ecosostenibile. Oppure, non chiudere l’ex Ilva e aspettare che, molto prima di vent’anni, la chiudano i suoi padroni perché non più conveniente alle loro tasche, scaricando sulle casse pubbliche i costi di rimozione e bonifica dell’impianto e abbandonando al suo destino una necropoli in cui chi ha potuto è già scappato e chi ha qualcosa da investire non pensa nemmeno lontanamente di farlo nella Città dei 2 Mari.

La Confederazione Cobas si schiera pienamente con la prima delle soluzioni sopra citate, nella convinzione che terze vie non esistano, per cui Accordi sindacali pseudo-migliorativi o disposizioni Ministeriali da lacrime del Coccodrillo hanno solo un unico effetto: legittimare ArcelorMittal e tollerare le sue nefaste conseguenze biologiche e ambientali cercando, semmai, di contenerle e mai di azzerarle definitivamente.

Per queste ragioni i Cobas parteciperanno alla manifestazione del 4 maggio p.v. a Taranto per respingere il ricatto “salute o lavoro”.

COBAS invece di Sì alla vita, Sì al lavoro, Sì allo sviluppo ecosostenibile. 

 ESECUTIVO NAZIONALE COBAS

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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