Totale solidarietà dei COBAS Scuola ad Antonio Mazzeo

Antonio Mazzeo, docente e peace researcher, da sempre impegnato, personalmente e professionalmente, sui temi della pace, da anni osserva e denuncia l’invasività delle forze armate non solo per esercitazioni e installazioni militari, ma anche per l’autopromozione che svolgono all’interno delle nostre scuole pubbliche.

Oggi è sottoposto a processo, per “diffamazione a mezzo stampa”, in qualità di autore dell’articolo pubblicato il 21 ottobre 2020 su alcune testate giornalistiche, dal titolo A Messina Sindaco e Prefetto inviano l’esercito nelle scuole elementari e medie con il plauso dei Presidi. In effetti, Antonio Mazzeo aveva criticato la preside di un istituto comprensivo di Messina che, obbedendo a discutibili disposizioni anti-assembramento emanate da sindaco e prefetto in fase covid 19 - siamo all’ottobre 2020 - consentiva il posizionamento di militari della Brigata Aosta davanti all’ingresso della scuola primaria, con lo spavento dei bambini e le proteste dei genitori. Il quasi unanime sconcerto per i presìdi armati dell’Esercito in una scuola primaria convinse Prefettura e Comune di Messina a revocare d’urgenza il (presunto) ordine di invio e utilizzo dei militari a fini anti-assembramento. Così il giorno successivo, 22 ottobre, nella scuola di Paradiso si presentarono solo due vigili urbani, in moto e disarmati.

Nonostante tutto, la DS dell’istituto dichiarò alla stampa di condividere l’operato dei militari e la legittimità del provvedimento di “ordine pubblico”, ritenendo lesive della sua dignità le seguenti affermazioni di Antonio Mazzeo secondo cui la DS: “oltre a essere evidentemente anni luce distante dai modelli pedagogici e formativi che dovrebbero fare da fondamento della Scuola della Costituzione repubblicana (il ripudio della guerra e l’uso illegittimo della forza; l’insostituibilità della figura dell’insegnante e l’educare e il non reprimere, ecc.), si mostra ciecamente obbediente all’ennesimo Patto per la Sicurezza Urbana, del tutto arbitrario ed autoritario e che certamente non può e né deve bypassare i compiti e le responsabilità del personale docente in quella che è la promozione e gestione delle relazioni con i minori”.

Noi non solo esprimiamo totale solidarietà ad Antonio Mazzeo, ma lo ringraziamo per la difesa della scuola della Costituzione, soprattutto oggi dopo le gravi dichiarazioni del Presidente del Senato, promotore della cosiddetta “mini naja volontaria”, che prevede per i giovani una serie di incentivi come crediti per la carriera scolastica e per i concorsi pubblici. Ribadiamo, infine, che voci come quella di Antonio non potranno essere imbavagliate perché stanno a difesa della società civile e di quella parte di essa, gli studenti, che ha pieno diritto di svilupparsi libera dalla presenza militare.
   

 Esecutivo nazionale COBAS Scuola

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