28 GENNAIO SCIOPERO GENERALE

I PENSIONATI CON I LAVORATORI E I GIOVANI

CONTRO LE POLITICHE ANTIDEMOCRATICHE PADRONALI E GOVERNATIVE

Il potere economico e politico liberista, che ha trascinato l'Italia e parte del mondo nella più grave crisi del dopoguerra, invece di pagare per la sua opera distruttiva, cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste sociali, politiche e sindacali dei salariati/e e dei settori popolari.

La politica di questo governo colpisce direttamente anche i pensionati:

Ø da anni (dal 1992) le nostre pensioni di anno in anno non fanno che perdere valore;

Ø gli stessi sindacati Confederali riconoscono che il valore d’acquisto delle nostre pensioni in 19 anni si è svalutato del 40% a causa dell’inflazione;

Ø la perequazione delle pensioni all’aumento dei prezzi non è mai stata tanto debole, l’anno scorso sono aumentate dello 0,7%, quest’anno dell’1,26% (valore medio);

Ø l’aggancio delle pensioni alle dinamiche salariali, che aveva salvaguardato le pensioni fino al 1992, è scomparso non solo dai programmi dei governi ma dagli stessi obiettivi dei sindacati confederali;

Ø l’aumento continuo dell’età pensionabile, oltre che penalizzare fortemente i lavoratori stessi, impedisce l’assunzione dei giovani.

Ma ancora più pericoloso si annuncia il futuro delle pensioni alla luce di quello che stanno realizzando padroni e governo nei confronti del mondo del lavoro:

Ø l’aumento esponenziale della disoccupazione (blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, tagli di 140.000 posti nella scuola, docenti e non docenti), delocalizzazione delle aziende private);

Ø l’aumento indiscriminato della precarietà dei giovani e non giovani attraverso le assunzioni a tempo determinato, a prestazione d’opera, a progetto, la esternalizzazione e la cessione di rami di attività, il dilagare del lavoro in appalto e subappalto sia tra i privati che nei servizi pubblici;

Ø il blocco dei salari e degli stipendi: in tutto il pubblico impiego è saltato un contratto triennale (2010/2012), il blocco per 4 anni dei meccanismi automatici di aumento per l’anzianità, gli aumenti miserabili contrattati nei posti di lavoro privati.

Tutte queste misure oltre ad impoverire i lavoratori dipendenti, immiserire la società tutta, stanno creando e sempre più creeranno una situazione di deficit degli enti previdenziali. Infatti: mancati aumenti salariali, disoccupazione e precarietà hanno come conseguenza un minore afflusso di contributi previdenziali per cui anche le pensioni attuali diventeranno a rischio di tagli se non invertiamo questo stato di cose con l’iniziativa e la lotta politica e sindacale.

Costituiamo un grande fronte sociale per battere la prepotenza padronale e la complicità governativa, sosteniamo con la nostra partecipazione lo sciopero dei metalmeccanici indetto dalla Fiom per il 28 gennaio contro l’ignobile ricatto della Fiat.

Molti di noi hanno vissuto una crisi ben più tremenda dell’attuale: quella del dopoguerra, degli anni cinquanta e sessanta. Ma le lotte e le iniziative dei lavoratori sono riuscite ad invertire quella situazione ed a realizzare lo sviluppo, il boom economico, lo stato sociale (Scuola, Sanità e Pensioni) senza una lira di debito pubblico, mettendo sempre al centro delle loro mobilitazioni e delle loro lotte la PIENA OCCUPAZIONE e LA DIFESA DEL SALARIO .

RIPRENDIAMO L’INIZIATIVA E LE LOTTE PARTECIPIAMO TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE INDETTO DAI COMITATI DI BASE (COBAS)

A ROMA IL 28 GENNAIO CORTEO ORE 10 DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Comitati di Base - COBAS Pensionati

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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