Manifestazione del 3 gennaio all'Arcivescovado di Pisa

MISERICORDIA non ci merita: il personale riconsegna le divise

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A fine anno si è consumata l'ennesima beffa ai danni di 34 lavoratori e lavoratrici licenziati in Misericordia.

Ma come sono andate le cose?
Misericordia ha licenziato 34 dipendenti dopo avere accumulato debiti per milioni di euro.

Si è detto che la causa del debito era legata all'eccessivo numero dei\lle dipendenti salvo poi scoprire che il debito è stato causato da ben altro ( in primis speculazioni immobiliari con la costruzione di un'inutile e faraonica sede che avrebbe dovuto ospitare palestre per la riabilitazione e centri medici che non sono mai arrivati).

La litania del "troppo personale" diffusa ad arte è servita a giustificare lo smantellamento dei servizi e il licenziamento del personale portato avanti da vertici locali della Misericordia che nel corso degli anni abbiamo ritrovato dentro l'associazione o a rappresentare gli interessi di soggetti privati in affari con la Misericordia stessa .
La litania è stata creduta anche da una parte del sindacato che solo oggi critica l'Arcivescovo dopo avere taciuto per mesi dinanzi alle responsabilità morali di Monsignor Benotto
Prima di Natale La Regione toscana ha sottoscritto una intesa con le associazioni di Vlontariato per i servizi socio sanitario. Un accordo senza salvaguardia dei posti di lavoro e con lo smantellamento del welfare attraverso il principio della sussidiarietà resta per noi inaccettabile
I lavoratori e le lavoratrici di Misericordia continueranno a mobilitarsi.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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