ATAC e la Saga dell’assurdo.

Tentare di ricercare e comprendere un possibile filo conduttore all’interno della gestione di ATAC è impresa impossibile.

Una società in pieno dissesto finanziario, incapace di offrire un servizio TPL di qualità alla città di Roma e spesso protagonista nelle cronache dei media per le diverse inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il suo personale dirigente, per gli autobus che prendono fuoco per autocombustione ovvero per le numerose aggressioni subite dal personale operativo che quotidianamente ci mette la faccia pur di garantire il servizio all’utenza.

In questo quadro quali sono le preoccupazioni di Atac e del Comune di Roma? Colpire una sua dipendente, sospendendola a tempo indeterminato in attesa del licenziamento, “colpevole” di aver messo a nudo la cruda realtà dello sfascio in cui verte la società del TPL romano.

Nei confronti di Micaela Quintavalle, responsabile del movimento sindacale CambiaMenti, esprimiamo la piena solidarietà del Cobas ATAC e di tutti i COBAS.

Riteniamo che sia da respingere al mittente ogni tentativo di intimidire chi si assume in prima persona la responsabilità di denunciare, con qualsiasi mezzo, semplicemente la verità che sta dietro al dissesto finanziario ed organizzativo di ATAC, al solo fine di tutelare la sicurezza del personale e degli utenti.

I vertici ATAC, anziché aggredire disciplinarmente Micaela, devono rispondere su ogni punto critico emerso dalla sua denuncia.

Dicano al pubblico se è vero oppure no che numerosi mezzi sono fermi nei depositi per mancanza dei pezzi di ricambio, che molti di quelli in circolazione rientrano anzitempo nei depositi per i continui malfunzionamenti, che la scarsa o totale mancanza di manutenzione è la principale causa dell’autocombustione degli automezzi in circolazione, che i preposti nei depositi fanno pressione sugli autisti affinché non si segnalino detti malfunzionamenti, che sono state disposte delle black list con i nominativi degli autisti che si ostinano a segnalare i guasti delle vetture.

Il Comune di Roma deve pretendere che sul banco degli imputati sia messo l’intero management di ATAC, primo responsabile dello sfascio attuale, e non chi con la sua doverosa denuncia vuole evitare che il dissesto aziendale continui per l’eternità come nelle “fatiche di Sisifo”.

Sia ritirato immediatamente, quindi, il procedimento disciplinare ai danni di Micaela e aperta una inchiesta sui fatti evidenziati nella sua denuncia pubblica.

 

Domenico Teramo

Esecutivo Nazionale
Cobas del Lavoro Privato

Roma, 22 maggio 2018

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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