Referendum sociali, parte la raccolta firme.

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Sabato e domenica banchetti in tutta Italia

su scuola,trivelle, inceneritori e beni comuni

Sabato 9 aprile conferenza stampa a Roma,

Via del Corso/Largo Goldoni ore 11:00

 

 

Quattro quesiti referendari contro la "cattiva scuola" del governo Renzi, due per salvare l'ambiente da trivelle e inceneritori e una petizione popolare per ritirare il decreto Madia, che prova di nuovo a privatizzare i servizi pubblici, nonostante l'esito del referendum 2011. Sono questi i temi su cui il movimento per la scuola, quello per l'acqua pubblica, la campagna contro le devastazioni ambientali e le trivellazioni e quello contro il piano nazionale inceneritori chiedono di dare la parola agli italiani.

Sabato 9 e domenica 10 aprile, centinaia dibanchetti saranno allestiti in tutta Italia per raccogliere le firme necessarie per indire ireferendum abrogativie per presentare a Camera e Senato unapetizione popolarecontro il decreto Madia. Un movimento popolare per affermare che la scuola non può arretrare dal garantire ildiritto universale all'istruzione, subordinandola ad una logica competitiva e di privatizzazione, che ibeni comuni non possono soggiacere al primato del mercato e del profitto, che l'ambiente non può essere considerato solamente una “risorsa” da sfruttare, chela salute dei cittadini non può essere sacrificata sull'altare degli inceneritori.

In contemporanea con l'avvio della campagna si terranno iniziative pubbliche e incontri con i media in molte città d'Italia. La conferenza stampa di presentazione è convocata a Roma presso il banchetto di Via del Corso, altezza Largo Goldoni alle ore 11.

 

Coordinamento nazionale dei Comitati dei referendum sociali

 

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