2012

La scuola sciopera contro i disastrosi quiz Invalsi

 Il 9 maggio alle Elementari, il 10 alle Medie, il 16 alle Superiori

Manifestazioni provinciali il 9 e il 16 con docenti, Ata, studenti e genitori

Signori Invalsi e il MIUR, dopo aver ripetutamente modificato le date dei loro ridicoli quiz, stanno spingendo la grande maggioranza dei presidi ad esercitare minacce e illegali pressioni su docenti e studenti affinché non si sottraggano alla distruttiva farsa degli indovinelli Invalsi che verranno “somministrati” il 9 e l’11 maggio alle Elementari, il 10 alle Medie e il 16 alle Superiori. A tal fine si diffondono senza scrupoli montagne di falsità sull’obbligo di svolgere i quiz in orario scolastico per istituti, insegnanti e studenti e si annunciano provvedimenti disciplinari per chi vi si sottrarrà, con un mobbing che arriva fino a ventilare la sostituzione del personale che, rispondendo alla convocazione dei COBAS,sciopererà il 9 maggio alle Elementari, il 10 alle Medie e il 16 alle Superioriper protestare contro una misera scuola-quiz che smantella materialmente (tagli di scuole e posti di lavoro, blocchi di stipendi e scatti di anzianità, furto di pensioni, riduzione degli investimenti) e culturalmente l’istruzione, trasformando i docenti in addestratori di quiz, che preparino gli studenti ad una futura manovalanza precaria. Ma né le minacce né le illegalità dilaganti nelle scuole impediranno lo sciopero e la protesta, che si esprimerà anche con varie forme di boicottaggio dei quiz e conmanifestazioni e sit-in nelle principali città di docenti ed Ata insieme ai genitori il 9 maggio e con varie strutture studentesche il 16 (in particolare a Roma manifesteremo al Ministero di V.le Trastevere sia il 9 sia il 16 con inizio alle ore 10).

Un successo il primo giorno di sciopero contro i distruttivi quiz Invalsi.

Malgrado le minacce ai docenti e le menzogne diffuse da tanti presidi, su istigazione dei Signori Invalsi e degli ispettori del MIUR, nonostante siano state utilizzate contro la protesta anche due micro-sigle simil-Cobas, che dopo essersi aggregate in extremis alla nostra convocazione hanno revocato all’ultimo istante l’adesione consentendo a tanti presidi di annunciare trionfanti che lo sciopero COBAS era stato annullato, oggi decine di migliaia di docenti della scuola primaria e molti ATA hanno scioperatorifiutandosi di “somministrare” i demenziali e distruttivi quiz Invalsi. Ci arrivano però da tante scuole notizie di docenti in sciopero sostituiti, di classi accorpate e ammassate: se le notizie saranno confermate, laddove verificheremo attività anti-sindacali da parte di presidi adoratori dell’Invalsi saremo obbligati a procedere per vie legali. Anche tanti genitori hanno tenuto a casa i bambini/e, ampliando la sacrosanta attività di boicottaggio degli indovinelli, che oltretutto dilapidano i già pochi soldi investiti nella scuola.

Domani saranno le scuole Medie a continuare la protestae a scioperarecontro la miserabile scuola-quiz che smantella materialmente (tagli di scuole e posti di lavoro, blocchi di stipendi e scatti di anzianità, furto di pensioni, riduzione degli investimenti) e culturalmente l’istruzione, trasformando i docenti in addestratori di quiz, che preparino gli studenti ad una futura manovalanza precaria. E la protesta culminerànella giornata del 16 maggio quando entreranno in campo anche gli studenti delle Superiori con varie forme di boicottaggio dei quiz e con manifestazioni nelle principali città insieme ai docenti ed Ata in sciopero (in particolare a Roma manifesteremo al Ministero di V.le Trastevere con inizio alle ore 10).

Dopo il successo della protesta nella scuola Primaria e Media il 16 maggio scioperano docenti ed Ata delle Superiori contro i quiz Invalsi

Si è conclusa positivamente la prima fase di sciopero contro i ridicoli e deleteri quiz Invalsi. Nonostante le minacce di illegali sanzioni e le bugie diffuse a piene mani dai presidi, istigati dagli Invalsiani e dagli ispettori del MIUR, sull’obbligatorietà degli indovinelli, moltedecine di migliaia di docenti della scuola Primaria e Media e parecchi ATA hanno scioperatorifiutandosi di “somministrare” i quiz, aiutati in questo alle Elementari da migliaia di genitori che hanno lasciato i propri figli a casa, collaborando attivamente al boicottaggio della ridicola procedura                         

 

VITTORIA IN CASSAZIONE CONTRO TELECOM CHE HA ESTERNALIZZATO ILLEGALMENTE

CONTRO LA CESSIONE DI RAMO DI AZIENDA MPFacility
ENTRO LA FINE DI MAGGIO RIENTRANO IN TELECOM!!!

 VITTORIA! VITTORIA! VITTORIA !

Hanno vinto, abbiamo vinto, grazie a sei colleghe/colleghi che non si sono mai rassegnat*, anzi si sono dat* da fare, hanno fatto le cause e le hanno vinte in 1^grado, in appello e in Cassazione e adesso Telecom Italia non può tirarsi indietro, la legge le impone di reintegrarle in azienda. Telecom  ha dovuto immediatamente convocare con lettera i/le vincenti causa per il loro reintegro in azienda 

entro il prossimo mese di maggio.

E FINALMENTE ANCHE LA CASSAZIONE CONFERMA LE NOSTRE RAGIONI : ABBIAMO VINTO in quasi tutte le città italiane circa 150 CAUSE IN PRIMO GRADO, CIRCA 30 IN APPELLO, E 2 PER ORA IN CASSAZIONE T.N.T A Torino e ora MPF a Pescara, sono in arrivo le cassazioni a Mestre Firenze Roma e altre città per MPF Telepost HP.

QUESTA VITTORIA DOPO CAUSE AVVIATE DA PIU DI 12 ANNI, DEVONO INSEGNARTI CARA TELECOM CHE NON TI CONVIENE ESTERNALIZZARE PERCHE’ CREI AZIENDE SENZA TITOLO E PERDI IN TRIBUNALE, PERCHE’ LE COMMESSE CON LE AZIENDE ESTERNE TI COSTANO DI PIU’, E LO HAI PURE AMMESSO!

E ALLORA? QUESTE VITTORIE SONO DI CHI PENSA CHE L’AZIENDA E’ DI CHI CI LAVORA E VUOLE UN’AZIENDA SANA E PUBBLICA, SONO DI CHI DIFENDE E RIVENDICA UN POSTO DI LAVORO CERTO E A TEMPO INDETERMINATO.

TELECOM E’ UNA GRANDE AZIENDA PERCHE’ HA PERSONALE SPECIALIZZATO E CON ALTA PROFESSIONALITA’, PECCATO CHE ABBIA DIRIGENTI,  COMPRESO BERNABE’,  CHE NON SANNO AMMINISTRARLA E GUADAGNANO TROPPO, E HANNO IDEE BALORDE COME LE CESSIONI.

LA NOSTRA RESISTENZA HA VINTO, DA TELECOM NON CE NE ANDIAMO. 

BERNABE’ DEVE REINTERNALIZZARE TUTT* E BEN AMMINISTRARE DALL’INTERNO UN’ATTIVITA’ DI TELEFONIA CHE HA ALTI MARGINI DI SVILUPPO E DI PROFITTO.

AL GOVERNO MONTI E ALLA FORNERO DICIAMO CHE DEVONO RITIRARE LA RIFORMA DEL LAVORO E LA CANCELLAZIONE DELL’ART. 18 PERCHE’ COLPIRE INGIUSTAMENTE CHI LAVORA SIGNIFICA AFFONDARE IL PAESE, E SE VINCIAMO LE CAUSE E’ PERCHE’ LA LEGGE 300/70 E L’ART.18 CI TUTELANO.

SE PASSANO LE MODIFICHE ALL’ART.18 E’ LA FINE DEI NOSTRI POSTI DI LAVORO, DICIAMO NO NO NO

Telecom Italia è un ‘esperta di cessioni di rami di azienda:

nel 2000 costituisce TESS e cede 360

persone che oggi sono in altre aziende ; cede la stampa bollette a Printel 110 persone (oggi i lavoratori sono

sparsi nel mondo ma anche assunti dalle Poste Italiane); cede a Imser/Telemaco Immobiliare 52 persone

che hanno vinto la causa e sono stati riassunti nel 2005 in Telecom; nel 2002 cede a 4 Società di proprietà

Pirelli R.S. (Agency, Property, Project, Assett 142 lavoratori con commesse relative a Gestione Locazioni,

Amministrazione, Manutenzione e Realizzazione su parte degli immobili, cause vinte con reintegro in

Telecom; nel 2002 cede 143 persone a Savarent-Leasys-Targa Fleet Management per gestione automezzi,

le cause sono state perse perché i sindacati avevano firmato positivamente la cessione; nel 2003 cede 600

lavorat* a HPDCS , parte dei lavoratori ritornano in Telecom con la internalizzazione di Netsiel, ad oggi vinte

cause fino all’appello si attende la Cassazione per il definitivo reintegro in Telecom; nel 2003 cede 337

persone a TNT Logistica e ad oggi chi ha vinto le cause fino all’appello e chi vincerà in Cassazione ritornerà

in Telecom Italia, chi non ha fatto causa convinto da cil cisl uil è stato licenziato e parliamo di Ceva Logistic;

nel 2003 12 persone cedute a Asscom Insurance Brokers srl; nel 2004 cede a Telepost 257 persone, cause

vinte fino all’appello,si attende presto la Cassazione e ritorno in Telecom, intanto chiuse le sedi eccetto 2

Milano Roma, c’è la cigs a zero ore, mobilità ed esodati; nel 2004 cessione di 437 persone a MPFacility per

manutenzione immobili, ad oggi vinte cause fino alla Cassazione, ma intanto cigs a zero ore, mobilità e forse

prossima chiusura sedi; nel 2005 cede a Tecnosis 104 persone rientrate in Telecom perché la cessione è

stata riconosciuta non valida, intanto c’erano cause vinte; nel 2006 cede il servio ClientiRadiomarittimi a ITS

cause in corso e vinte; nel 2006 cedute a Tils Holding circa 200 persone vinte cause; e ancora nel marzo

2010 cedute 2.150 persone di I.T. Operations a S.S.C. e dopo due mesi messe in mobilità e CDS, sono

centinaia le cause presentate.

Telecom è questo, LO SPEZZATINO FALLIMENTARE:

Telecom è questo, LO SPEZZATINO FALLIMENTARE: esuberi, cessioni di ramo di azienda in scatole vuote, contratti di solidarietà per circa 36.000 lavoratori compreso il “1254” , mobilità per migliaia di persone che oggi si trovano “esodate” senza certezze di pensione, esternalizzazioni CHE COSTANO DI PIU’ DELLE ATTIVITE INTERNE, aziende esternalizzate che licenziano, con cigs a zero ore, cds, commesse a finire.

Ma che azienda è diventata dopo la privatizzazione iniziata nel 1996 col Governo Prodi e continuata dai Governi successivi D’Alema  e Berlusconi?

Come azienda pubblica Telecom non aveva debiti, investiva in nuove tecnologie e aveva 120.000 dipendenti.

Dopo la privatizzazione dal 1996 ad oggi in Telecon si contano circa 46.000 addett*!

EPPURE E’ UNA GRANDE AZIENDA MA INVECE DI INVESTIRE IN TECONOLOGIA COME LA BANDA LARGA, PENSA DI GUADAGNARE DI PIU’ TAGLIANDO FORZA LAVORO.

I SINDACATI DI BASE CUB COBAS HANNO INIZIATO A LOTTARE FIN DAL 2000 CONTRO LE CESSIONI E A PROMUOVERE LE CAUSE IN TELECOM CHE SONO PARTITE E SI SONO DIFFUSE SU TUTTO IL TERRIORIO NAZIONALE.

CON TANTA SOLIDARIETA’ CHE HA PERMESSO DI RACCOGLIERE LE SENTENZE E IL MATERIALE PER FORNIRLO A CHI MAN MANO  NE NECESSITAVA PERCHE’ CEDUTO.

ABBIAMO LA RACCOLTA DI SENTENZE CONTRO LE CESSIONI PIU CORPOSA IN ITALIA, ABBIAMO COSTRUITO GIUSRISPRUDENZA CONTRO LE CESSIONI DI RAMO FALSE CHE SIGNIFICA PIU’ CAUSE VINTE E PIU’ NE VINCERAI.

Grazie grazie a tutte tutti noi LA LOTTA PAGA!!!

ANCHE PER QUESTO VOTATE PER I SINDACATI DI BASE CUB COBAS NELLE PROSSIME ELEZIONI RSU 

DI MAGGIO.  PERCHECON NOI CI SONO PROSPETTIVE DI VINCERE QUALCOSA !!

La riforma della pubblica amministrazione - Ovvero il gioco delle tre carte

trecarte.pdf 366,70 kB

Appena una settimana fa, proprio a ridosso dell'accordo tra il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl), le Regioni, le Province ed i Comuni sulla riforma del pubblico impiego, si sprecavano gli articoli sulla stampa

Migliaia di classi alle Superiori liberate dai quiz Vince lo sciopero e il boicottaggio di docenti, Ata e studenti contro gli Invalsiani. Manifestazioni in 42 città contro la scuola-quiz e la scuola-miseria.

Grazie anche al rilevante contributo degli studenti, il blocco degli indovinelli Invalsi alle Superiori è andato anche meglio di quelli, già positivi, delle precedenti giornate di sciopero nella Primaria e nella Media.Molte decine di migliaia di docenti, studenti ed Ata,scioperando o boicottando le prove,hanno liberato dai quiz tante migliaia di classiin una giornata in cui l’alleanza tra lavoratori/trici e studenti ha dato frutti oltre il previsto. E  insegnanti e studenti hannomanifestato in almeno 42 città(a Roma davanti al MIUR, con la presenza particolarmente apprezzata anche dei docenti cosiddetti “inidonei”, in lotta da mesi per la difesa del posto di lavoro) contro i quiz Invalsiani e contro una scuola immiserita che subisce disastrosi tagli e vede continuamente diminuiti investimenti e risorse.  

Roma, sabato 2 Giugno 2012 ore 15.00 P.zza della Repubblica

I COBAS in piazza con i Movimenti dell’Acqua e dei Beni comuni

2 giugno a Roma manifestazione nazionale da P. della Repubblica (ore 15)

Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali, il governo Monti e i poteri istituzionali ed economici sul territorio cercano di annullare quel corale pronunciamento popolare, imponendo nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua al profitto privato, in un quadro generale di devastazione e mercificazione dei servizi sociali e dei Beni comuni - a partire dall’istruzione, la salute, i trasporti, l’energia, la raccolta rifiuti - e di distruzione dei residui diritti del lavoro: si vuole imporre definitivamente il dominio della merce e del profitto sugli interessi collettivi e sulla democrazia, intesa come diritto di tutti/e a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro.

Il 2 giugno, festa della Repubblica – cioè di una res pubblica che dovrebbe appartenere a tutti/e i cittadini/e – oramai da anni espropriata dai poteri economici e politici e consegnata ai militari per la loro oscena parata bellica, il Forum dei Movimenti per l’acqua pubblica, i Comitati in difesa dei Beni comuni e tante organizzazioni, associazioni, sindacati e forze politiche hanno promosso a Roma (P. della Repubblica  ore 15) una manifestazione nazionale per restituire la giornata alle donne e agli uomini che in questo Paese lottano per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e degli altri Beni comuni, per un welfare universale e servizi pubblici di qualità, per difendere il lavoro ed eliminarvi la precarietà e la disoccupazione, per il diritto all’istruzione, alla salute e all’abitare, per politiche di pace e cooperazione tra i popoli.

Di fronte ai tragici eventi sismici che hanno investito l’Emilia e alla distruzione di persone e cose ingigantita dall’incuria storica italiana nella difesa del territorio e della gente, il Comitato promotore della manifestazione, nell’esprimere il proprio dolore e la propria solidarietà alle popolazioni colpite, ha invitato tutti/e ad essere in piazza per dire con ancor più forza che la vita e la salute delle persone, la tutela dei beni comuni e dei territori vengono prima di ogni profitto, spread o indice di Borsa. Durante il corteo e negli interventi finali la solidarietà con le popolazioni dell’Emilia colpita verrà espressa in varie e multiformi modalità.

Il corteo sarà strutturato per blocchi tematici e sarà aperto dai movimenti per l’Acqua, seguiti da “Roma non si vende”, l’ampia coalizione cittadina che si batte contro la privatizzazione dell’Acea che il sindaco Alemanno sta cercando di imporre, dai Comitati contro le discariche e per il trattamento alternativo dei rifiuti, dal blocco dell’Istruzione e della Conoscenza, da quello in difesa del Trasporto pubblico, e poi la Salute e l’Energia. I COBAS saranno presenti, oltre che con i loro lavoratori/trici e militanti romani, con delegazioni da molte regioni che si collocheranno in vari spezzoni, con uno specifico impegno in quelli dell’Istruzione, del Trasporto, della Salute e dell’Energia.

La Repubblica siamo noi!

VINTO APPELLO PER GRUPPO DI LAVORATRICI E LAVORATORI TELEPOST ESTERNALIZZATE/I DA TELECOM ITALIA NEL MARZO 2004

ANCORA SENTENZA VINTA A ROMA

N.1779/12 del 1 MARZO 2012

Altra VITTORIA DOPO la CASSAZIONE VINTA

il 31 MARZO 2012 A PESCARA

DA LAVORATRICI/ORI MPFacility!!

Altra vittoria di un gruppo di esternalizzat* da Telecom Italia che non si sono

mai rassegnat*, hanno fatto le cause e le hanno vinte in 1^grado, adesso in

appello.

Telecom ricorrerà in Cassazione come fa sempre, sappiamo che i soldi li ha

(anche se mette in contratti di solidarietà 36.000 dipendenti piangendo

miseria), ma anche chi è in causa ricorre e continua la battaglia per poi vincere

in Cassazione, e allora:

TELECOM DEVE REINTEGRARE IN AZIENDA CHI HA VINTO in CASSAZIONE

E CHI VINCE SI SALVA IL POSTO DI LAVORO!!!

CHI NON FA CAUSA A FINE COMMESSA E’ LICENZIATO COME PURTROPPO

E’ SUCCESSO in CEVA LOGISTIC (ex Logistica Magazzini di Telecom) dove una

parte di lavoratrici e lavoratori SI E’ FATTA CONVINCERE DA CIL CISL UIL A

NON FARE LE CAUSE.

ANCORA DICIAMO LE LOTTE PAGANO!

BASTA ESTERNALIZZAZIONI: TELECOM DEVE RIORGANIZZARE

UN’AZIENDA SANA E RIPORTARLA NEL PUBBLICO ANZICHE’ FARSI

DERUBARE DALLE PRIVATIZZAZIONI.

BASTA CON LE CESSIONI DI RAMI DI AZIENDA A SCATOLE VUOTE

(AZIENDE SENZA TITOLO) CON COMMESSE CHE COSTANO DI PIU’ CHE

ALL’INTERNO DELL’AZIENDA.

Facciamo questo APPELLO a Lavoratrici e Lavoratori di Telecom Italia:

Essere esternalizzati significa perdere il posto di lavoro, lottate con noi con i

sindacati di base CUB COBAS che hanno iniziato e continuano la lotta CONTRO

LE CESSIONI DI RAMI DI AZIENDA!!

VOTATECI NELLE ELEZIONI RSU RLS !!!!

PERCHE’ CGIL CISL UIL UGL FIRMANO SEMPRE ACCORDI, NON CI PENSANO

DUE VOLTE A FARLO, SULLA VOSTRA PELLE!!

Telecom Italia è un ‘esperta di cessioni di rami di azienda:

nel 2000 costituisce TESS e cede 360

persone che oggi sono in altre aziende ; cede la stampa bollette a Printel 110 persone (oggi i lavoratori sono

sparsi nel mondo ma anche assunti dalle Poste Italiane); cede a Imser/Telemaco Immobiliare 52 persone

che hanno vinto la causa e sono stati riassunti nel 2005 in Telecom; nel 2002 cede a 4 Società di proprietà

Pirelli R.S. (Agency, Property, Project, Assett 142 lavoratori con commesse relative a Gestione Locazioni,

Amministrazione, Manutenzione e Realizzazione su parte degli immobili, cause vinte con reintegro in

Telecom; nel 2002 cede 143 persone a Savarent-Leasys-Targa Fleet Management per gestione automezzi,

le cause sono state perse perché i sindacati avevano firmato positivamente la cessione; nel 2003 cede 600

lavorat* a HPDCS , parte dei lavoratori ritornano in Telecom con la internalizzazione di Netsiel, ad oggi vinte

cause fino all’appello si attende la Cassazione per il definitivo reintegro in Telecom; nel 2003 cede 337

persone a TNT Logistica e ad oggi chi ha vinto le cause fino all’appello e chi vincerà in Cassazione ritornerà

in Telecom Italia, chi non ha fatto causa convinto da cil cisl uil è stato licenziato e parliamo di Ceva Logistic;

nel 2003 12 persone cedute a Asscom Insurance Brokers srl; nel 2004 cede a Telepost 257 persone, cause

vinte fino all’appello,si attende presto la Cassazione e ritorno in Telecom, intanto chiuse le sedi eccetto 2

Milano Roma, c’è la cigs a zero ore, mobilità ed esodati; nel 2004 cessione di 437 persone a MPFacility per

manutenzione immobili, ad oggi vinte cause fino alla Cassazione, ma intanto cigs a zero ore, mobilità e forse

prossima chiusura sedi; nel 2005 cede a Tecnosis 104 persone rientrate in Telecom perché la cessione è

stata riconosciuta non valida, intanto c’erano cause vinte; nel 2006 cede il servio ClientiRadiomarittimi a ITS

cause in corso e vinte; nel 2006 cedute a Tils Holding circa 200 persone vinte cause; e ancora nel marzo

2010 cedute 2.150 persone di I.T. Operations a S.S.C. e dopo due mesi messe in mobilità e CDS, sono

centinaia le cause presentate.

I SINDACATI DI BASE CUB COBAS HANNO INIZIATO A

LOTTARE FIN DAL 2000 CONTRO LE CESSIONI E A

PROMUOVERE LE CAUSE IN TELECOM CHE SONO

PARTITE E SI SONO DIFFUSE SU TUTTO IL TERRIORIO

NAZIONALE.

CON TANTA SOLIDARIETA’ CHE HA PERMESSO DI

RACCOGLIERE LE SENTENZE E IL MATERIALE PER

FORNIRLO A CHI MAN MANO NE NECESSITAVA

PERCHE’ CEDUTO.

ABBIAMO LA RACCOLTA DI SENTENZE CONTRO LE CESSIONI DI

RAMI DI AZIENDA TELECOM ITALIA PIU’ CORPOSA IN ITALIA,

ABBIAMO COSTRUITO GIUSRISPRUDENZA CONTRO LE CESSIONI

DI RAMO FALSE.

PIU’ CAUSE VINTE E PIU’ SE NE VINCONO PERCHE’ LOTTARE E

NON SOTTOMETTERSI, PAGA SEMPRE!!!

ANCHE PER QUESTO VOTATE PER I

SINDACATI DI BASE CUB COBAS NELLE

PROSSIME ELEZIONI RSU DI MAGGIO.

PERCHE’ CON NOI CI SONO PROSPETTIVE DI

VINCERE QUALCOSA !!

CONTRO IL TERRORISMO MAFIOSO E STRAGISTA

L'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ieri mattina ha provocato una giovanissima vittima e diversi feriti gravi fra gli studenti fa parte della strategia tendente a minare col terrore e la violenza le rivendicazioni di riscatto sociale che specialmente al sud del paese si legano alla lotta contro il dominio mafioso e clientelare.

Il terrorismo mafioso e stragista è stato più volte abilmente usato per intimidire i singoli e per bloccare i movimenti popolari, con l'obiettivo di garantire lo status quo.

La scelta di colpire una scuola a Brindisi, proprio nel giorno della partenza della marcia antimafia in occasione della strage di Capaci, ci sembra sintomatica, scelta mirata contro la scuola come luogo di promozione sociale e formativo, scelta indirizzata contro le giovani generazioni che rappresentano la concreta speranza per un reale cambiamento nel nostro paese.

Piena solidarietà alle famiglie delle vittime.

Assemblea Nazionale dei Cobas della Scuola riunita a Roma il 19 maggio 2012

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
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