IL GOVERNO ANNULLA LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Urge una risposta da parte dei lavoratori e dei cittadini
 
 Mentre gli ultrà contestavano la tessera del tifoso rovinando la festa della 
 Lega di Bergamo, il Ministro TREMONTI ha trovato il tempo di esternare 
 l'ennesima picconata ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici: “Dobbiamo 
 rinunciare ad una quantità di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto e’ 
 vietato tranne quello che e’ concesso dallo Stato, robe come la 626 sono un 
 lusso che non possiamo permetterci. L’Ue e l’Italia si devono adeguare al mondo”.
Le parole di Tremonti vanno lette nella giusta maniera visto che la 
 Commissione Europea ha adottato il Piano d’azione per ridurre gli obblighi di 
 comunicazione delle aziende. La campagna “legiferare meglio” prevede una 
 riduzione dei costi per le imprese di circa 40 miliardi di euro all’anno.Unione 
 Europea e soprattutto i Governi di destra lavorano da tempo ala forte riduzione 
 di normative che impongano alle aziende il rispetto di tutte le normative in 
 fatto di sicurezza. Le esternazioni di Tremonti non sono un abbaglio estivo ma 
 parte di quella strategia di deresponsabilizzazione dello stato e delle 
 regioni che passa da una nuova legislazione e dalla “creazione” del Polo della 
 sicurezza del lavoro incentrato sull’Inail. L’obiettivo è ridurre i costi per le 
 imprese e favorire solo il mero profitto delle aziende, senza investire in 
 sicurezza, ricerca e tecnologia. 
 
 Cobas Pubblico Impiego

 
            
    
    
    