LA FINANZIARIA RUBA A DOCENTI ED ATA 30 MILA EURO IN MEDIA

IL 10 E 11 GIUGNO FERMI GLI SCRUTINI IN VENETO, PUGLIA E MARCHE L’11 E IL 12 IN SARDEGNA ED UMBRIA

Ora che abbiamo in mano le Relazioni che al Senato accompagnano la Finanziaria-massacro è lampante che, se i suoi disastri coinvolgono tutto il PI e i servizi sociali, per la scuola si profila una catastrofe economica senza precedenti o paragoni. Il blocco per tre anni degli scatti di anzianità (i “gradoni”), che non verranno più recuperati, provocherà un furto medio di 30 mila euro per l’intera carriera di docenti ed ATA, con punte di 45 mila euro (90 milioni di vecchie lire!!). Dal sanguinario provvedimento il governo ricaverà oltre 20 miliardi di euro. Si ingigantiscono così le ragioni dello sciopero degli scrutini e di tutte le attività scolastiche convocato dai COBAS, che, dopo l’eccellente inizio del 7-8 giugno (un migliaio di scrutini bloccati in Emilia-Romagna, Calabria e prov. Trento), coinvolge oggi (10 giugno) e domani il Veneto, Puglia e Marche, e l’11-12 giugno Sardegna e Umbria.

Nel Veneto sono bloccati oggi gli scrutini di moltissime scuole superiori, in particolare nelle province di Venezia (in molte, come il Benedetti, l’Istituto d’Arte, il Liceo Artistico, lo Scientifico e il Nautico di Venezia, gli ITIS Zuccante di Mestre e Volterra di S.Donà di Piave o l’IPSIA D’Alessi di Portogruaro salteranno tutti gli scrutini) e di Padova (completamente bloccati l’ITC Calvi, l’ITIS Marconi, il Modigliani, Leonardo da Vinci e Newton, il Selvatico e, a Cittadella, il Lucrezio Caro). Tanti docenti ed ATA parteciperanno versando 10 euro alla Cassa di Resistenza per risarcire gli scioperanti della trattenuta. In varie scuole secondarie di primo grado e primarie, lo sciopero bloccherà la consegna delle schede alle famiglie; ed l’11 giugno alle ore 11 a Venezia, manifestazione davanti all’Ufficio Scolastico Regionale.

Mobilitazione di docenti ed ATA anche in Puglia, in particolare nelle province di Bari - dove stamattina (10 giugno ore 10) i lavoratori/trici manifestano davanti all’Ufficio Scolastico Regionale - Brindisi, Taranto e Lecce. Iniziative variegate si svolgeranno anche nelle Marche. Domani (11 giugno alle ore 10) i COBAS e i precari di Cagliari in sciopero manifesteranno davanti alla Direzione Scolastica regionale e bloccheranno centinaia di scrutini.

Lo sciopero proseguirà il 14-15 giugno in Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia di Bolzano. Anche tali scioperi saranno accompagnati da manifestazioni, al Ministero della Pubblica istruzione (Roma, 14 giugno ore 10) e agli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali.

Ricordiamo che i COBAS hanno convocato gli scioperi per la cancellazione dei 41 mila tagli di posti di lavoro nella scuola e della Finanziaria-massacro, per annullare il blocco degli scatti “di anzianità”, che deruba docenti ed ATA di 30 mila euro in media, e quello dei contratti, il furto delle liquidazioni e l’allungamento dell’età pensionabile; per l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento degli istituti, l’annullamento della “riforma” delle superiori, la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea.

NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA, ALLA FINANZIARIA-MASSACRO, AL FURTO DI DECINE DI MIGLIAIA DI EURO A DOCENTI ED ATA

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

Roma, 10 giugno 2010

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

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