2014

Il 27 marzo a Roma i precari della scuola dell’infanzia e primaria in lotta

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Convegno e sit-in al MIUR

Negli ultimi vent’anni i governi e i ministri che si sono succeduti alla Pubblica istruzione hanno usato cinicamente i precari della scuola, visto che in media costano il 30% in meno dei docenti ed Ata stabili. Mai, in particolare, un serio piano di formazione ed immissione in ruolo per i docenti precari, ma la produzione di un continuo conflitto tra “poveri”, messi l’uno contro l’altro con un ingorgo di provvedimenti contrastanti e instabili: graduatorie ad esaurimento (GAE), lauree  prima utili per accedere alle GAE e poi improvvisamente inutili, “code” e “pettini”, graduatorie aperte e poi chiuse, I, II e III fascia, TFA, Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) ecc...

Anche il governo Renzi vuole negare il diritto alla pensione a 4000 docenti ed Ata

25 e 26 marzo (ore 14-18) manifestazione a Montecitorio

27 marzo (ore 12-14) sit-in al MIUR insieme ai precari della scuola infanzia e primaria

 Per i  lavoratori  della scuola  nati  nel 1951 e 1952, che  avrebbero  raggiunto Quota 96 entro dicembre 2012 (61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi) si allontana di nuovo il sacrosanto diritto – riconosciuto da tutti i partiti in Parlamento, dopo essere stato brutalmente negato dalla “riforma Fornero” - ad andare in pensione. Il governo ha dato parere negativo alla  copertura individuata in Commissione, mostrando, malgrado le chiacchiere di Renzi sulla centralità della scuola, un particolare accanimento nei confronti di docenti ed Ata, prigionieri dell’arbitrio di Monti, Fornero e ora di Renzi. L’ignobile blocco, anche fino a 6-7 anni, del loro diritto alla pensione non ha neanche sfiorato categorie amiche della casta (i militari, i dipendenti delle Camere ecc..): e in realtà il governo potrebbe  recuperare benissimo i 450 milioni di euro, necessari (dal 2014 al 2018) per l’immediato pensionamento dei circa 4000 docenti e Ata, che permetterebbe oltretutto  l’assunzione a tempo indeterminato di 4000 precari.

Il 27 marzo a Roma manifestazione a Via Veneto (fino all'altezza di Via Molise, a 100 metri da Ambasciata USA) alle ore 16

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Il 27 marzo a Roma manifestazione a Via Veneto

Per dire ad Obama NO ALLA GUERRA, AL TTIP, ALLE BASI MILITARI, AL MUOS

 Il 27 marzo Barack Obama sarà a Roma. In quanto rappresentante della massima potenza militare e politica del mondo, per lui intere zone della città verranno sequestrate per ore, in particolare  intorno al Vaticano, al Colosseo, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Noi dirigeremo dunque la nostra protesta verso il luogo più simbolico della potenza statunitense: l’Ambasciata Usa.

La scoperta dell'acqua calda:

i superstipendi dei managers cavallo di Troia per privatizzare e smantellare i servizi pubblici

LE SCUOLE NON SONO CASERME, NO ALLA POLIZIA A SCUOLA. I COBAS A FIANCO DI FRANCO COPPOLI

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Un dirigente scolastico avvia un procedimento disciplinare contro Franco Coppoli, un docente dell’Istituto per Geometri di Terni che la settimana scorsa ha impedito l’irruzione in classe a una squadra di poliziotti con cane antidroga che pretendevano di interrompere le lezioni e controllare gli studenti e l’aula come se si trattasse del Bronx.

Renzi e la Funzione Pubblica se la prendono con le assenze per motivi di salute.

A colpi di decreti legislativi hanno bloccato i contratti nazionali e decentrati, distrutto diritti acquisiti nel corso degli anni. I sindacati firmatari dei contratti, da 20 anni a questa parte si sono occupati solo di sottoscrivere accordi nazionali a perdere e  riservando alla contrattazione decentrata  la sola discussione sulla composizione del fondo che nei fatti viene decisa dalla controparte lasciandoci esigui spazi di manovra.

Quota 96 in presidio permanente "Prigionieri del Governo Renzi"

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8 e 10 Aprile dalle ore 14.00 a Roma, piazza Montecitorio

NO AL NUMERO CHIUSO ALL’UNIVERSITA’, NO ALL’INVALSI, BASTA CON I QUIZ CHE DECIDONO IL FUTURO DEGLI STUDENTI!

L'introduzione del numero chiuso per l'accesso alle Università nel 1999 ha rappresentato un forte arretramento rispetto alle conquiste dei movimenti studenteschi che esattamente 30 anni prima avevano ottenuto la liberalizzazione dell'accesso, prima riservato solamente a coloro che provenissero da studi liceali ben connotati socialmente.

12 APRILE a Roma , corteo h 15 da Porta Pia.

La Confederazione Cobas pertecipa alla manifestazione nazionale del 12 aprile a Roma, apportandovi i contenuti della lotta al job act in tutte le sue sfaccettature, tesi a contrastare la liquidazione di tutte le tutele del lavoro e del  welfare.

L'accentuazione che il governo Renzi pone alla controriforma del lavoro, per renderlo più servile e nella piena discrezionalità del padrone, sta lì a dimostrare quanto sia decisiva la battaglia per il lavoro-reddito sicuri e garantiti.

Lavoro-reddito,casa-beni comuni,diritti-democrazia,

sono i capisaldi che accomunano la molteplicità delle realtà sociali che danno vita alla manifestazione del 12 aprile a Roma: la prima contro il governo Renzi e le rinnovate poltiche liberiste, a cui seguiranno quelle territoriali del 1° MAGGIO e quelle in preparazione del dell'11 luglio a Torino, con la UE che inaugura il semestre di presidenza italiana con il vertice sulla "disoccupazione giovanile".

 

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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