2014

Più di centomila “strikers” nelle piazze di 30 città per lo sciopero sociale

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Parte in maniera eccellente la Coalizione dello sciopero sociale, in radicale opposizione alle politiche del governo Renzi e della UE, al Jobs Act, alla Legge di stabilità, al Piano-Scuola, allo Sfascia Italia

Più di centomila “strikers” socialiper 24 ore nelle piazze, nelle strade, nei quartieri popolari, partendo dai luoghi di lavoro e di studio e dai territori di almeno 30 città(con le punte massime di partecipazione a Roma e a Napoli, 20 mila in corteo in entrambe), hanno decretato l’eccellente successo di una grande e originale Coalizione sociale, di un programma alternativo alla distruttiva austerità e di un metodo di lavoro massimamente democratico ed inclusivo.

AVVIATO IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE A CARICO DEL PROF. ZOTTI PER AVER TOLTO IL CROCIFISSO DALLA SUA AULA

LUNEDI' 1° DICEMBRE PRESIDIO DI SOLIDARIETA'

 E alla fine il procedimento disciplinare è arrivato. L’insegnante che il 23 ottobre scorso aveva tolto il crocifisso dal muro dell’aula dove insegna, il 1° dicembre dovrà recarsi all’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia per difendersi dalle contestazioni che gli sono state mosse . Contestazioni che, per quello che ci risulta, vorrebbero il lavoratore essere colpevole per aver esercitato il libero diritto di espressione e di critica, per aver esposto la scuola a polemiche a livello mediatico, cosa che non corrisponde al vero, per aver rimosso un arredo scolastico che si scontra con il diritto del lavoratore di operare in un luogo privo di simboli religiosi, quale il crocifisso, la cui collocazione nelle scuole risale al 1928, come frutto dell'inizio del processo di “conciliazione” tra il Regime Fascista e la Chiesa Cattolica.

I Cobas Scuola seguiranno ora le vicende disciplinari e giudiziarie che Davide Zotti, docente di un Liceo triestino, dovrà affrontare dal prossimo primo dicembre per aver deciso di non insegnare più con un crocifisso sopra la testa, convinto che in uno stato laico la scuola pubblica non debba esporre simboli religiosi che nel nostro Paese fanno diretto riferimento alla Chiesa cattolica, una Chiesa che nei suoi documenti ufficiali e nelle dichiarazioni dei suoi più importanti rappresentanti delegittima le persone omosessuali, calpestando la loro dignità di persone.

Proprio per essere vicini al prof. Zotti, che dovrà difendersi dalle accuse mossegli, per evitare le ingiuste conseguenze delle prevedibili sanzioni, i Cobas scuola annunciano per lo stesso giorno alle ore 16 un presidio presso l'Ufficio Scolastico Regionale, in Via Santi Martiri 3 a Trieste. Chi crede che la difesa di una scuola libera da simboli religiosi rappresenti un punto irrinunciabile per una democrazia, proprio perché la laicità delle istituzioni è garanzia di rispetto e riconoscimento di tutte le differenze, è invitato a partecipare al presidio per lanciare un messaggio di solidarietà a Davide Zotti e di affermazione del principio di laicità dello Stato.

Per i Cobas Scuola FVG

Daniela Antoni

Per una volta possiamo dirlo: viva l’Europa!

precari

La Corte europea fa giustizia per i precari della scuola: devono essere assunti!

Dopo le tante polemiche e i conflitti, ultimo lo sciopero generale del 14 novembre, che abbiamo sostenuto in questi anni contro le politiche economiche  e sociali dell’Unione Europea, per una volta possiamo dire senza tema di smentite: viva l’Europa, o più precisamente, viva la Corte di giustizia europea che oggi – per bocca del suo presidente sloveno Marko Ilesic – ha deciso, ridicolizzando il nostrano MIUR e i governi italici di tutti i colori che hanno consentito la lunghissima illegalità, che i contratti precari per i docenti ed Ata italiani sono illegittimi.

Blocchiamo il Jobs Act, circondiamo il Senato, imprigioniamoli nel loro Palazzo!

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Dando l’ennesima prova di arroganza e sordità di fronte all’opposizione sociale, il governo Renzi accelera ulteriormente l’iter della legge delega sul lavoro e sul precariato (Jobs Act) e dopo averla liquidata in un baleno alla Camera, ora al Senato intende addirittura mettervi la fiducia, pretendendo  una delega in bianco, visto che dei decreti attuativi nulla è stato detto.

Folli cariche a Roma contro i pacifici manifestanti anti-Jobs Act

3 dicembre

Le ha decise il questore D’Angelo? O qualcuno più in alto?

Con la fiducia imposta dal governo, approvato l’ignobile Jobs Act. Ma non finisce qui

Una giornata di follia quella di oggi nella gestione della piazza da parte della questura di Roma. La manifestazione, assolutamente pacifica, di studenti, precari, lavoratori/trici “stabili” e sindacati conflittuali contro l’approvazione al Senato del Jobs Act, è stata prima sequestrata per più di un’ora a Largo Argentina mentre cercava di tornare nella piazza autorizzata (S. Andrea della Valle, a 100 m dal Senato) dopo un breve corteo nei dintorni contro cui nulla era stato obiettato dai dirigenti della piazza.

Lo sfruttamento selvaggio del lavoro negli appalti

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I cambi di appalto sono lo spettro allucinante per chi ci lavora, perché portano, soprattutto per i contratti part-time, riduzioni orarie e perdite salariali, peggiori condizioni di lavoro e di vita.

COMMINATA LA SANZIONE AL PROF. ZOTTI PER AVER TOLTO IL CROCIFISSO DALLA SUA AULA E PER AVER RILASCIATO DICHIARAZIONI ALLA STAMPA

Nelle scuole del nostro Paese il crocifisso è un “arredo scolastico” intoccabile e chi lo mette in discussione viene sanzionato. Inutile appellarsi alla laicità dello Stato e della scuola pubblica, al fatto che quel crocifisso è il simbolo della Chiesa cattolica, imposto nelle aule scolastiche da due regi decreti in epoca fascista.

La sanzione è stata irrogata: si chiama “censura”, ed è molto triste comprendere che a essere censurato non sia stato solo il prof. Zotti, ma la laicità della scuola e la dignità della persona. Pur ritenendo che i fatti contestati potevano essere sanzionati con una sospensione temporanea dal servizio, l'Ufficio Scolastico Regionale, tenuto conto del curriculum del docente, ha irrogato una sanzione che, se pur minore, ribadisce il fatto che il prof. Zotti ha mancato ai suoi doveri di insegnante.

Dal 3 al 5 marzo le elezioni RSU nella scuola e nel P.I. Le liste si presentano dal 14 gennaio al 6 febbraio.

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Perché i Cobas della scuola partecipano alle elezioni e perché sono fondamentali le candidature, la partecipazione e i voti di tutti/e voi

Care e cari docenti ed Ata, come già saprete, il 3-4-5 marzo 2015 si svolgeranno in tutte le scuole (come nel restante Pubblico Impiego) leelezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), mentre le liste andranno presentate dal 14 gennaio al 6 febbraio.

E' nato il Cobas al comune di Venezia

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Ora basta: gli autorganizzati diventano COBAS

Lo sforamento del patto di stabilità per Venezia è ormai sempre più vicino. Le conseguenze per la Città e per i dipendenti del Comune saranno ancora più pesanti dei tagli già attuati dal Commissario Zappalorto.

Di fronte a questa situazione, all’inadeguatezza dei sindacati confederali e delle RSU del Comune di Venezia, forti del grande risultato dei no nel recente referendum interno ai dipendenti comunali, il comitato dei lavoratori Autorganizzati ha deciso di rompere gli indugi e si è costituito insindacato di base Cobas Pubblico Impiego.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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